venerdì 29 giugno 2012

Claudia Artoni Schlesinger ci ha lasciato



Abbiamo avuto ieri la triste notizia della morte, avvenuta a Milano nella notte, della dottoressa Claudia Artoni Schlesinger, psicanalista, autrice del libro Adozione e oltre, Borla 2006.

L’abbiamo “scoperta” per caso, in un articolo di Repubblica, letto in treno al ritorno da una vacanza. Da quel momento è iniziata la nostra collaborazione.
È stata ospite a Lugano il 1° marzo 2008, intervenendo alla presentazione pubblica del nostro gruppo di genitori adottivi al Cavetto Luganese, in una mattinata dedicata al tema: “Un bambino entra in una nuova famiglia: gioie e dolori…E se la nuova famiglia va in crisi? Quale aiuto? Con lei abbiamo condiviso la soddisfazione della presenza di un centinaio di persone attente e coinvolte e insieme abbiamo sentito la necessità di parlare anche dei problemi e delle sofferenze possibili.
Poco dopo, invitata dall’associazione Chaba, è ritornata a parlare, insieme alla dottoressa Patrizia Gatti, del tema “Adozione e apprendimento scolastico. Un problema scottante che riguarda molti figli adottivi”, frutto delle riflessioni del gruppo che la dottoressa Artoni coordinava a Milano (l’articolo - poi pubblicato su una rivista specializzata - si trova nell’archivio del nostro blog, vedi aprile 2009). Si trattava già allora di un argomento molto sentito dai genitori adottivi e che finalmente ora, a distanza di anni, viene ampiamente dibattuto in convegni, libri, articoli.
La sua ultima partecipazione pubblica in Ticino risale al febbraio 2010, in occasione della nostra giornata di studio “Diventare adulti e responsabili. Come aiutare i figli adottivi ad assumersi il rischio delle scelte”. Insieme a lei tanti altri colleghi e tanti genitori. La sua relazione si trova nel nostro sito (vedi Figli adulti e responsabili).
In tutti questi anni ci ha aiutato molto a capire i nostri figli, quanto profonda sia la lacerazione dell’abbandono subìto e quanto ciò influenzi il modo di vedere e pensare il mondo.
E ci ha appoggiato e sostenuto nel nostro lavoro.
Aveva con noi un legame empatico: sentivamo la sua simpatia e la sua vicinanza, la grande competenza e al tempo stesso la grande umiltà di chi continua a cercare di capire. Ci diceva spesso “mi state insegnando molto”, aiutandoci così a resistere e continuare anche nei momenti più difficili. Ha fatto parte di noi e le saremo sempre grati.
Ha partecipato alla nostra crescita di genitori allora “desperados”. Le sue riflessioni ci aiuteranno ancora.

mercoledì 20 giugno 2012

Insieme si lavora meglio: una nuova voce sul postadozione


Segnaliamo un blog di recente costiruzione http://ilpostadozione.wordpress.com che ha un grande pregio: “dare informazioni fuori dal coro sull’adozione”.

I post sono divisi in quattro categorie:
  • fuga da casa
  • gravidanze precoci
  • post-adozione
  • solitudine mamme.

Sono tutti temi che ci interessano perché comuni a tante nostre storie. Ringraziamo la creatrice di ilpostadozione per averci fatto conoscere il suo lavoro e, attraverso il suo blog, le voci di altri figli e genitori.

sabato 16 giugno 2012

Louise Michelle Bombèr a Milano.


Scuola e mondo del lavoro sono due temi che ci stanno molto a cuore e sui quali lavoriamo da tempo. Non potevamo quindi perderci il seminario, organizzato dal CTA (Centro di Terapia dell’Adolescenza) di Milano, sulle difficoltà scolastiche dei ragazzi che hanno subito esperienze traumatiche. Tema dell’incontro Inside I’m Hurting. Feriti dentro. Come dare supporto all’allievo che ha sperimentato perdite e traumi relazionali significativi”. Protagonista della giornata la Prof.ssa. Louise Michelle Bombèr, autrice del recentissimo libro, pubblicato da Franco Angeli, “Feriti dentro. Strumenti a sostegno dei bambini con difficoltà di attaccamento a scuola”. L’ edizione italiana è curata da Francesco Vadilonga, direttore e responsabile scientifico del CTA.

Nel nostro sito, alla voce Testimonianze, è disponibile una sintesi della giornata preparata da Isabella e Patrizia, le due mamme di Spazioadozione coordinatrici del gruppo famiglie con figli preadolescenti. La loro esperienza è particolarmente significativa perché sono sia mamme di nascita sia mamme adottive. I loro figli adottivi hanno 13 e 14 anni e tra non molto passeranno ad un ordine di scuola superiore.

Isabella ci riferisce di aver messo subito in pratica alcuni degli accorgimenti suggeriti dalla prof.ssa Bombèr:

Siccome mio figlio quest’anno terminerà la scuola elementare, ho deciso di portarlo subito a visitare la nuova scuola e a conoscere i nuovi insegnanti. La prima volta è stato molto agitato e ha avuto una reazione di forte provocazione, decisamente fuori luogo. La volta successiva, invece, era già più tranquillo, meno sfottente. Sono certa che queste visite sono servite ad attenuare la sua ansia e a settembre riuscirà a gestire meglio lo stress del cambiamento.

Ho anche aggiunto la... cannuccia nel bicchiere del latte che mio figlio beve prima di andare a letto: la sera è il momento in cui si scatenano le tensioni maggiori. E’ proprio vero, funziona: la cannuccia è un anti stress efficace! Ogni volta rimango stupita dai risultati: un accorgimento così semplice, direi banale, può risolvere un problema altrimenti difficile da gestire”.


Patrizia è entusiasta della proposta di istituire nella scuola la nuova figura di riferimento per i bambini/ragazzi in difficoltà:

“Siamo in tanti ad avere problemi. So bene che i nostri figli possono essere agitati, provocatori, irrequieti, aggressivi, svogliati, nelle nuvole, demotivati, ecc…al punto da sembrare maleducati e ribelli. E’ proprio per questo che dobbiamo fermarci a riflettere e trovare delle strategie di sostegno e cura. Le cose possono cambiare e non dobbiamo mai darci per vinte.
Ci daremo da fare per pubblicizzare le strategie imparate a Milano e sollecitare le istituzioni a lavorare di più sulla prevenzione. Inoltre, l’introduzione nelle scuole di questa nuova figura in grado di offrire un modello relazionale "sano", potrebbe garantire nuovi posti di lavoro e offrire a molti giovani operatori sociali (educatori, counselor, assistenti sociali, ecc…) un’opportunità lavorativa più ricca, stimolante e appagante.
Ben vengano, allora, i prossimi corsi di formazione organizzati da CTA di Milano!".